lunedì 21 dicembre 2009

Apocalisse bianca

"Non abbiamo bloccato nulla, siamo in una situazione di crisi, ma la stiamo affrontando con serenità e tranquillità".
Leggo sul Corriere della sera, versione mobile, queste parole dell'A.D. di Trenitalia Moretti, mentre sono schiacciato da una massa indistinta di uomini e bagagli contro il finestrino ghiacciato e appannato del corridoio di una carrozza qualunque dell'Intercity da Milano Centrale per Terni.
Ma mi ritengo una persona fortunata. Questo treno almeno si sta muovendo in direzione Sud, io sono riuscito a salirci dopo aver cambiato due prenotazioni nel corso del pomeriggio e dopo essere salito su due treni che non sono mai partiti.
Dall'ultimo, immobile, buio e non riscaldato, sono scappato con uno spunto degno di un guizzo di Leo Messi, appena ho sentito l'annuncio di un altro in partenza per Terni.
Sono arrivato in stazione alle 16, sotto una fitta nevicata, mi sono mosso alle 19. Arriverò a Reggio forse per le 21.30.
Ma ripeto, sono fortunato, con le centinaia. Di treni cancellati in tutto il Paese e ritardi da 240' segnati sui tabelloni elettronici di tutta Italia.
Dal mio angolino privilegiato del finestrino in corridoio, sorvolando sui fiati terribili degli altri passeggeri-sardine, sugli altri odori di origine incerta e sulla probabile adunanza di virus dell'influenza A, ho visto tanta gente, tantissima gente rimasta a terra, in Centrale, a Lambrate, a Rogoredo, respinti dal capotreno a suon di urlacci.
Qualcuno è riuscito ad infilarsi lo stesso, con scene madri degne di Mario Merola.
Qualcuno degli esclusi ha minacciato azioni legali, insultando tutto e tutti.
In questa Apocalisse bianca, l'uomo diventa bestia, homo homini lupus.
Adesso siamo arrivati a Lodi, x fortuna qualcuno è sceso, ma intanto mi sono accorto di aver i piedi congelati. Inutile dire che ci sono i bagni bloccati, bambini piangenti, sciure isteriche e fenomeni da bar assortiti, come uno con la gnagna riccioluta che parla come Martufello, spara battute ad alta voce che non fanno ridere nessuno e ha già bevuto 2 birre in lattina.
Ah dimenticavo, io ho pagato 22 euro per un posto in Eurostar.
Buon viaggio.


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2 commenti:

  1. Vergogne nazionali... però quanto è bello descriverle in punta di penna!

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  2. a proposito, ti ho "rubato" l'idea della rubrica "sto leggendo"... Ironia della sorte: sto leggendo "Lamento di un viziato", un tuo regalo.

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